ALBUGNANO

In fase di realizzazione

(foto @ Comune di Albugnano)

CENNI STORICI

Il secondo nome di Albugnano è “il balcone del Monferrato": la sua posizione e l’altitudine permettono di godere di uno splendido panorama dal suo Belvedere, il punto più alto di tutto il territorio monferrino, dal quale si dice sia possibile avvistare la guglia della Basilica Antonelliana di Novara, dedicata a San Gaudenzio.

La radice del nome, dal latino albus – bianco, fa pensare ad un riferimento al colore biancastro del terreno che caratterizza il territorio di Albugnano, un territorio collinare ricco di fossili e con alcuni ritrovamenti archeologici che testimoniano la presenza di insediamenti già in epoca romana.

Luogo simbolo di questo territorio e centro della sua storia è la canonica di Santa Maria di Vezzolano, un gioiello di arte romanico-gotica, fondata il 27 febbraio 1095, con uno stile architettonico che fa perno sulla bicromia di fasce alternate di mattoni e pietra arenaria.

La sovranità sul territorio passò ai Savoia a partire dal XVII secolo; divenne poi feudo dei canonici di Vezzolano fino al 1800, anno in cui l'ente venne soppresso dal governo napoleonico.

A inizio '900 ad Albugnano soggiornò la regina Margherita di Savoia, a cui venne intitolata l'omonima via del centro storico.

Il nucleo urbano più antico di Albugnano, con stretti e caratteristici vicoli, si è sviluppato in epoca medievale attorno alla rocca fortificata; dell’antico castello, distrutto nel corso del Seicento, restano solo alcune tracce.

Nell’ultimo decennio il comune è stato particolarmente impegnato per riqualificare il nucleo originario del borgo e per combattere il degrado di molte abitazioni storiche, anche mediante il progetto “Case a 1 euro”, per il recupero della funzione abitativa del territorio di Albugnano, la riqualificazione del tessuto urbanistico-edilizio e la sua rivitalizzazione, per favorire l’insediamento di famiglie e di attività. Il bando si è chiuso nel 2022 con l’assegnazione del primo lotto.

  • È curioso l’andamento demografico del comune di Albugnano, che ha conosciuto nel decennio 1860-1870 in incremento vertiginoso della popolazione, passata da 283 abitanti a 955 e cresciuta ancora nel decennio successivo fino a 982 per poi diminuire progressivamente fino al minimo di 410 abitanti nel 1980 e con una leggera crescita successiva fino al 2020, quando si registra una nuova flessione.
  • Nel Parco della Rimembranza dedicato ai caduti albugnanesi delle due guerre mondiali, sito del Belvedere, si trovano anche i resti del celebre "olmo del ciabattino", albero secolare che ha vegetato dal 1727 al 1980. Don Bosco faceva lezione ai suoi ragazzi qui, intorno a questo grande albero nella cui cavità un ciabattino teneva la sua attività.
  • 549 è l’altezza del Comune di Albugnano e, per una curiosa coincidenza, il 5 aprile di alcuni anni fa 9 vignaioli si sono riuniti per fondare un’Associazione che valorizza e promuove, in un’ottica solidale, l’Albugnano DOC e il basso Monferrato Astigiano.

La seconda domenica di giugno si celebra la festa di Sant'Antonio da Padova per ricordare la fine di un'epidemia bovina avvenuta nel XVII secolo, che si attribuisce all’intercessione del Santo. Un corteo parte dalla parrocchiale che segue un carro trainato da buoi, avviandosi verso la Cappella di Sant'Antonio situata a circa un km dal paese in direzione sud-est.

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