ARAMENGO
(foto @ Comune di Aramengo)
CENNI STORICI
Le vicende del luogo sono collegate nel tempo alla famiglia Radicati, signori feudali di un territorio molto vasto comprendente numerosi comuni limitrofi.L’alta sovranità, oltre ad una porzione di dominio feudale, spettò prima ai marchesi del Monferrato intorno al 1429 e successivamente ai duchi di Savoia. Tuttavia i Radicati cedettero progressivamente delle quote di dominio feudale a diversi signori tra i quali i Curtet di Grosso, i Biglione di Pogliano, i Borda di Piobesi e altri ancora fino a giungere ai Balbiano di Aramengo, proprietari di diversi immobili nel comune anche ai giorni nostri. Aramengo fu anche feudo del conte Francesco Morelli (1761–1841).
PRODOTTI TIPICI
TERZO PARADISO – ARAMENGO
Al centro del Terzo Paradiso il Volto di Madre Natura, guarda con serenità, un simbolico passaggio in bicicletta dell’Uomo, il primo paradiso raffigura il Sole che rappresenta la Luce, il Calore e l’Energia, il cerchio a destra è la Luna che con le sue Fasi permette di coltivare la terra nel modo giusto per ottenere i prodotti tipici del Territorio. La bicicletta è un mezzo che asseconda questo passaggio dell’Uomo, rispettando gli equilibri naturali.
ARTISTI
GIORGIO FRANCO
Sono nato e vivo ad Aramengo (AT). Ho fatto diversi lavori: in officina meccanica, geometra, imbianchino decoratore, in autoselleria, commesso in un negozio di carta e decorazioni per la casa, titolare laboratorio costumi teatrali, scenografie, vetrine, comparsa in TV, spettacoli teatrali, danzatore, attore, operaio in fabbrica, artigiano, commesso in negozio abbigliamento, fiorista, giardiniere, decoratore ambienti, addetto alle sciovie, allestimenti mostre ed esposizioni, lavori creativi con ragazzi nelle scuole, anche portatori di handicap, addetto alle aree verdi, organizzazione eventi, addetto alla logistica in fabbrica, floral designer, pittore, scultore, scrivo ma non sono scrittore…e tanti altri, più o meno significativi.
Il mio percorso artistico è iniziato disegnando, facendo fiori di carta e costumi per carnevale: avevo 15 anni, ma è il vissuto trascorso da quando sono nato, che era già ” artistico”. Per come ho vissuto, e per come vedevo le cose in generale. Fare mostre e continuare a creare è l’essenza della mia Vita. Esprimo concetti mai finiti, che stra-bordano da una cornice che non esiste. Do vita a ciò che ho dentro, e mi fa stare male e bene allo stesso tempo. A volte, mi soffermo a guardare un oggetto realizzato da me, magari tempo fa, e scopro che mi parla, mi guarda, mi giudica, mi racconta verità. Lì, riconosco che ha una sua bellezza, forse artistica.
Energia da un oggetto. Fa pensare. Non solo a me. Ma anche a chi lo guarda.