Itinerario ciclopedonale che offre la possibilità di visitare i numerosi musei presenti nei Comuni di Chieri, Cambiano, Santena, Pessione e Riva presso Chieri.
Parte dalla stazione ferroviaria di Chieri e, dirigendosi verso il centro della cittadina, a pochi passi dal Duomo, porta al Museo del Tessile, ospitato nel complesso monumentale di Santa Chiara. Il museo racconta la storia delle manifatture tessili che hanno animato Chieri e Torino nel Novecento. Il percorso espositivo si articola nelle sezioni dedicate alle fibre tessili naturali (lana, seta, canapa, cotone, lino, ginestra, bambù), a quelle artificiali (lanital e vincola) e sui coloranti naturali. Quindi sono presentati i vari momenti della lavorazione: filatura, orditura e tessitura illustrata attraverso vari tipi di telai, tutti funzionanti. Proseguendo nell’itinerario si incontra la StArt Gallery, acronimo di SToria e ARTe. Situata nel complesso di San Filippo Neri, StArt Gallery è una mostra permanente multimediale che ripercorre la storia della città, il Medioevo e la città nel XV secolo, Il Cinquecento, il Barocco e la società del ‘700, l’età contemporanea e l’industria tessile). Sono esposti grandi pannelli, vetrine e monitor con documenti, reperti, fotografie e filmati che illustrano la città oltre a due postazioni interattive dotate di touch screen.
Il Complesso San Filippo, che comprende la Chiesa barocca di San Filippo Neri e l’annesso ex Seminario, ospita anche il Centro Visite Don Bosco. Questo spazio ha sede in uno dei luoghi storici più significativi nella vita di Giovanni Bosco: la camerata del Seminario destinata a dormitorio, dove il santo ha abitato per alcuni anni nel periodo della sua giovinezza. Il percorso espositivo si articola in quattro sale, e racconta i dieci anni (1831-1841) che il Santo trascorse a Chieri tra studio, lavoro e formazione spirituale. Nel centro di Chieri si trova anche il MAC Mostra Archeologica di Chieri ospitato nel seminterrato del Palazzo Comunale. Il percorso espositivo si snoda lungo tre sale dedicate rispettivamente ai commerci in epoca romana, testimoniati dalle innumerevoli anfore scoperte prodotte localmente o provenienti da diverse aree del Mediterraneo; ai rituali funerari, illustrando le cerimonie che accompagnavano il defunto nel suo ultimo viaggio; alle produzioni artigianali con ceramiche realizzate a Chieri in età imperiale romana e nel Medioevo (fine XII secolo). Proseguendo in direzione di Cambiano, deviando verso Pecetto, si incontrano due musei: il
Museo di Storia Naturale e il Museo Etnografico “Fratel F. Massa. Il Museo di Storia Naturale, fondato nel 1903 quando dalla Francia i Fratelli della Sacra Famiglia portarono una collezione di conchiglie e minerali, oggi comprende una catalogazione così suddivisa: 747 uccelli (di cui 610 europei e 137 extraeuropei), 358 conchiglie, 56 pesci, 27 rettili, 20 anfibi, 27 scatole di insetti italiani ed esotici, 66 specie di mammiferi. Il Museo Etnografico espone 150 oggetti tra statue, maschere e ornamenti, raggruppati per etnia di appartenenza e disposti geograficamente tra Burkina Faso, Mali, Costa d’Avorio e Ghana. L’obiettivo del museo è quello di favorire la comunicazione tra culture diverse ed educare alla mondialità. L’itinerario procede alla volta di Cambiano. Qui, prima di proseguire verso Santena, merita una deviazione per visitare il MunLab Ecomuseo dell’Argilla. Nato nel 2000 negli spazi dismessi di un’antica fornace illustra le terre argillose del Pianalto che l’uomo ha lavorato per millenni. MunLab, acronimo composto da Mun, mattone in piemontese e Lab, luogo dove si sperimenta direttamente, racconta storie di vita e lavoro legati alla lavorazione del mattone, ma consente anche l’esplorazione diretta del materiale argilla attraverso laboratori e workshop. Proseguendo nell’itinerario si arriva al Polo Cavouriano, ospitato nel Castello di Santena, luogo dove ha vissuto ed è sepolto Camillo Benso di Cavour, lo statista artefice dell’Unità d’Italia. Il Polo racchiude il Memoriale, realizzato all’interno del castello su tre piani, il Parco all’inglese di 16 ettari, la tomba di Cavour, la Sala Diplomatica e il Palazzo delle Scuderie che custodisce gli Archivi e la Biblioteca Visconti Venosta. Di qui l’itinerario porta a Pessione, sede di Casa Martini. Situata nella storica sede produttiva Martini & Rossi, Casa Martini racconta tutto sul brand e sulla storia aziendale. La visita si articola in più momenti. Inizia esponendo oggetti che suscitano meraviglia e postazioni multisensoriali che svelano alcuni ingredienti della ricetta segreta; prosegue presentando la storia dei fondatori, l’espansione mondiale e le forme di comunicazione che hanno reso Martini sinonimo di glamour ed eleganza; continua all’interno dello stabilimento dove si possono vedere alcuni passaggi del processo produttivo. A tutto questo si aggiunge il Museo Enologico. Inaugurato nel 1961, narra oltre 2600 anni di storia del vino. Dopo una degustazione è tempo di riprendere il percorso in direzione di Riva presso Chieri. Qui, ospitato nello splendido Palazzo Grosso, si trova il Museo Civico del Paesaggio Sonoro. Qui si compie un viaggio attraverso i suoni, umili o elaborati, che fanno risorgere un mondo di case, uomini e bambini. È un viaggio nella memoria di una comunità che ritrova il suo passato. Il percorso espositivo presenta circa un migliaio di oggetti ed è suddiviso in sale concettualmente organiche e tematiche. Si parte dalla sala ‘900, si prosegue nella sala del suono e dell’ambiente, della comunità, del gioco, per arrivare infine a quella della transizione: un percorso alla scoperta di suoni nuovi e soprattutto inaspettati. Anche Palazzo Grosso vale una visita. Donato nel 1619 dal Duca Carlo Emanuele I di Savoia alla sua favorita Margherita de Roussillone e Chatelardl, l’edificio è stato oggetto di numerosi interventi di rinnovamento nel tempo. Il tour nel suo interno si articola nelle visite del La sala del Finto Legno, Lo scalone, il Salone delle feste e la Sala Etrusca. Terminata la visita, uscendo da Riva una strada che corre in mezzo ai campi riporta al punto di partenza dell’itinerario, Chieri.