San Michele Tonengo

(foto © InColina)

STORIA

La chiesa di San Michele sorge isolata su un’altura conica, adiacente al margine stradale della provinciale che da Tonengo arriva a Cocconato.
Particolarmente suggestivo il colpo d’occhio verso la chiesa romanica con la piccola scalinata, bordata da cespugli di rosmarino. L’erta salita, che bisogna affrontare, evoca la simbologia ascensionale legata al culto di San Michele.

I primi dati storici su san Michele di Tonengo compaiono nel 1298, come risulta dai registri della Diocesi di Vercelli: la chiesa era dipendente dalla Plebs Sancti Joannis Baptistae de Lustria. Alla metà del Trecento risulta sotto il patronato temporale dei conti Radicati, signori di Cocconato, del ramo di Aramengo.

DESCRIZIONE

L’edificio, la cui costruzione risale al XII secolo, è stato ampiamente modificato in tempi successivi ed i caratteri originari romanici si sono conservati solo parzialmente.
Orientato est-ovest, è ad aula unica a pianta rettangolare terminante nell’abside semicircolare. Un arco di trionfo collega la navata con l’abside stessa e questa struttura all’esterno è sostenuta da due simmetrici contrafforti. La zona più conservata è l’abside che si imposta su un basamento di pietra arenaria originale.

INDIRIZZO

SP18, 2, Tonengo (AT)

PERCORSO PISTAAA