Santa Maria dei Morti, Marentino

(foto di InCollina)

La chiesa romanica di Santa Maria dei Morti, eretta all’incirca nel XII secolo, costituva in origine la chiesa plebana del nucleo urbano, che si spostò nel corso dei due secoli successivi intorno all’attuale centro del paese, probabilmente in seguito alla costruzione di un ricetto.

Chiese romaniche

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La chiesa è stata oggetto di diversi restauri: quello del secondo dopoguerra ha cancellato le sovrastrutture barocche, mentre quelli più recenti l’hanno riportata alla bellezza originaria sia all’interno sia all’esterno. In particolare, l’ultimo e più importante intervento del 2011, ha coinvolto gli affreschi eliminando i rifacimenti attuati nel IXX secolo. Dal 1888 Santa Maria dei Morti è classificata come monumento nazionale.

L’edificio è a pianta rettangolare e di piccole dimensioni (misure interne 12×6 m) ed è chiuso da un’abside semicircolare. La struttura muraria è costituita da mattoni misti a conci di arenaria. La facciata presenta un corpo centrale coperto da un piccolo tettuccio in cui, sotto un arco, è inserito il portale sormontato da una lunetta.

Colpiscono subito la vista gli affreschi dell’abside, per i quali gli esperi riconoscono almeno due mani: quella del pittore chierese Guglielmetto Fantini (attivo dal 1435 al 1450 e autore del ciclo del battistero di Chieri) e di un’altro di qualità inferiore. Il primo probabilmente subì sia gli influssi di Giacomo Jacquerio, sia quelli della pittura della costa tirrenica (Genova, Pisa, Napoli ma anche Barcellona).

Via Maestra, 1, Marentino (TO)

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