San Lorenzo, Tigliole

(foto di InCollina)

La chiesa sorge, isolata, nella regione omonima San Lorenzo – denominata “Teglole superiores” durante il Medioevo – a circa 1200 metri ad est del paese, sulla sommità di un colle a 230 m s.l.m. Dal paese si raggiunge l’edificio percorrendo per un chilometro la strada che conduce alla stazione ferroviaria, poi si prende a sinistra la strada comunale San Lorenzo (non asfaltata) che si inoltra nella campagna.

Chiese romaniche

Percorso Pistaaa

Data l’eccezionalità della dipendenza politica del suo castello fortificato dal vescovo di Pavia, le notizie relative a San Lorenzo di Tigliole sono molto scarse. Distinto da altro omonimo e contiguo villaggio detto in origine (1041) Teglole sancta Maria e in seguito Teglole inferiore o Tigliolette, situato alla confluenza del Triversa col Borbore e dipendente prima dalla pieve di Lavege (nel 974) e successivamente da quella di Marcellengo-San Damiano (nel 1345), Tigliole superiore non ha conservato per tutto il medioevo documentazione locale.

Edificio orientato, ad aula rettangolare di 14,25 m di lunghezza e 4,80 m di larghezza media, con abside semicircolare. Muratura a sacco, con paramento esterno prevalentemente in mattoni disposti in varie tessiture, con rari ricorsi alterni di pietra e mattoni, soprattutto nell’abside.

Per la sua collocazione in un’area in origine densamente boscosa, il nome di Tigliole potrebbe rimandare alla presenza di tigli.
Tigliole fu a lungo “terra papalina”, vera e propria isola giurisdizionale, isolata dal resto dell’Astigiano anche dopo l’avvento dei Savoia e fino al 1741, anno in cui papa Benedetto XIV concesse di fatto a Carlo Emanuele III autorità sui feudi pontifici.

SP12a, Tigliole (AT)

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