San Genesio, Castagneto Po

(foto di InCollina)

La chiesa sorge in una zona boscosa, a mezza costa del colle di Castagneto Po (m 351 s.l.m.). Intorno vi sono insediamenti agricoli sparsi che costituiscono la frazione di San Genesio. A lato della chiesa, a ridosso della collina sul fianco nord, si diparte la strada comunale della valle di San Genesio.

Chiese romaniche

Percorso Pistaaa

La prima sicura attestazione della chiesa è data da un documento del 1156, quando due coniugi di Castagneto vendettero un appezzamento di terreno all’ecclesia di San Genesio rappresentata dal prevosto (prepositus) Ottone e da Costanzo. Più tardi, a partire dal 1235, in diversi documenti, si ha notizia di prevosti e chierici di San Genesio di Castagneto, che risulta, nella seconda metà del Trecento, tra le chiese dipendenti dalla pieve di San Sebastiano e soggetta al vescovo di Ivrea, signore anche temporale di Castagneto.

L’edificio è orientato (est-ovest), a pianta basilicale a tre navate, con due absidi e campanile a base quadrata, inserito nella navata nord. Dopo le profonde trasformazioni subite nei secoli, in particolare agli inizi del secolo scorso, misura oggi 26 m di lunghezza e 13,50 m di larghezza.

Adiacente la Chiesa si trova una antichissima sorgente di acqua minerale “sulfurea-salso-bromo-iodica”, ricca di principi medicamentosi tale da poter essere definita “miracolosa”, come miracolose sembrano essere le sue origini. Narra infatti la leggenda che dal luogo dove fu sepolto san Genesio, abbiano cominciato a zampillare tre fontane distinte, una di olio, l’altra di latte e la terza di zolfo, che mescolandosi hanno dato origine all’acqua solforosa.
Attualmente la fonte, pur attiva, non è praticabile.

Via Avv. Francesco Viano, 9, San Genesio (TO)

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