PINO TORINESE

(foto @ Comune di Pino Torinese)

CENNI STORICI

Il comune sorge su una collina a circa 600 m di altitudine e domina su un sistema di valli che si snoda sul versante di Torino e su quello verso Chieri e parte del territorio boschivo del comune è inserito nel Parco naturale della Collina di Superga. Si ipotizza che tra il III ed il IV secolo d.C. sia stato fondato il più antico nucleo cittadino denominato Mons Surdus (poi Montesordo e Montesolo), ad opera di una Gens Pollia proveniente dal territorio di Chieri.

Intorno al 1250 iniziò ad ampliarsi il paese, prima chiamato Pinariano, poi Pinallo; il toponimo Pino comparve verso la metà del XV secolo.

Nel 1440 sulle rovine della vecchia cappella venne costruita una piccola chiesa, Santa Maria del Pino e tra il 1653 ed il 1660 venne costruita una nuova chiesa, dedicata alla Madonna del Carmelo e a Sant’Andrea Corsini, patrono del paese, fatto santo in quel periodo.

Si ritiene che la chiesa sia opera dal padre Andrea Costaguta, famoso architetto, autore anche dell’Annunziata di Chieri e di altri edifici di pregio.

All’inizio del XVII secolo anche Pino Torinese attraversa guerre ed eventi durissimi, culminati con la peste del 1629, ma dopo la pace con i Francesi conosce un rapido sviluppo. Durante la Restaurazione poi iniziò la costruzione di opere pubbliche di rilievo e nel 1823 venne terminata la nuova strada Torino-Chieri.

Fiore all’occhiello della città è l’Osservatorio Astronomico, trasferito qui da Torino tra il 1907 ed il 1912; Pino Torinese è infatti chiamato il “paese delle stelle”; l’Osservatorio è un punto di riferimento pe la divulgazione scientifica astronomica e ospita il Planetario di Torino e il Museo dell’Astronomia e dello Spazio, luoghi di elevato interesse.

  • Pino Torinese ospita una biblioteca internazionale di architettura, fondata nel 1972.
  • Il trasferimento dell’Osservatorio di Torino nell’attuale sede di Pino Torinese si deve a Giovanni Boccardi (1859 – 1936) astronomo, matematico e sacerdote, che fondò la Società Astronomica Italiana. Fu Boccardi a ideare il piano di attrezzatura del nuovo Osservatorio e a effettuarne la realizzazione con l’acquisto di molti e importanti strumenti per i quali ottenne i fondi da enti pubblici e da privati, nonché da una sottoscrizione promossa sulle colonne del quotidiano torinese «La Stampa» per l’acquisto di un equatoriale Zeiss.
  • Il comune ha raddoppiato la popolazione residente nel decennio dal 1961 al 1971, passando da 3155 a 7016 abitanti!
  • Pino Classica – Stagione di Musica Classica patrocinata dal Comune di Pino Torinese in collaborazione con l’Associazione Mozart Torino.
  • Pino Jazz Fest – festival jazz che si svolge a giugno e che ha visto la partecipazione di artisti come Stefano Bollani, Paolo Fresu, Gianmaria Testa, Andy Sheppard e Gianluca Petrella.
  • Concorso nazionale di musica rock per formazioni giovanili emergenti: Giugno
  • Sagra dalla Collina alla Tavola: ultima domenica di Maggio

PRODOTTI TIPICI

CONTATTI

COMUNE DI PINO TORINESE
Piazza Municipio, 8, 10025 Pino Torinese TO

TERZO PARADISO – PINO TORINESE

Per realizzare il primo anello dedicato alla Natura, per il logo del terzo paradiso di Pino Torinese, mi sono ispirata al parco che comincia proprio dalla strada panoramica che conduce a Superga. Il territorio boschivo è ricco di querce, conifere, faggi e pioppi bianchi. È molto frequentato sia dagli abitanti della città che dai turisti. Nel cerchio dedicato alla tecnologia ho pensato di inserire l’Osservatorio Astronomico di Pino Torinese.

Frutto dell’ingegno dell’uomo, l’osservatorio è meta di scienziati, turisti e scolaresche. L’anello del terzo paradiso, sintesi tra Natura e tecnologia, l’ho identificato proprio con il centro della città, che si colloca sul colle panoramico da dove è possibile vedere la catena delle Alpi in tutto il suo splendore, si può ammirare la città di Torino dall’alto, e dall’altro versante del paese, la pianura contornata dalle Alpi liguri. Il paesaggio culturale, che mescola natura e costruzioni è la sintesi di un territorio che ha cercato di inserirsi nella Natura e di convivere con essa.

ARTISTI

Mery Rigo

Mery Rigo nasce a Moncalieri in provincia di Torino. Fin da giovanissima inizia a interessarsi in parallelo sia a pittura sia a fotografia. Dopo la maturità classica svolge attività di fotografa professionista e successivamente dirige un laboratorio fotografico, realizzando anche fotografia d’arte. Dal 2001 decide di dedicarsi esclusivamente alla pittura pur con l’occhio della fotografa d’arte. La sperimentazione incrociata sfocia nell’elaborazione del Manifesto dell’Estrattismo, presentato nell’ambito di una personale a Torino nel 2005. Pittrice iperrealista amante dell’esasperazione del particolare verosimilmente anche per via della sua dislessia, parte dal concetto fotografico per sviluppare, con l’esclusivo mezzo pittorico, il suo lavoro sulle tele, ognuna delle quali può vivere come frammento, o come interezza, parte integrante dell’insieme.

Attualmente il suo lavoro è incentrato sulla dialettica fotografia-pittura, in una dimensione inedita, che abbandona lo stilema iperrealista dando priorità al porre le due tecniche su un piano di parità e in dimensione dialettica. Dal 2019, in seguito alla residenza Artistica ai BoCs Art Residenze, a cura di Giacinto Di Pietrantonio, si occupa di arte legata a tematiche ambientali collaborando con scienziati forestali e biologi. Nel 2020 ha partecipato come relatrice alla conferenza Half Earth introducendo una nuova possibile visione per un futuro dell’uomo compatibile con la Natura, il Dendrocene. Tra i numerosi riconoscimenti: nel 2005 riceve il 1° Premio Targa d’Oro Sezione Pittura nell’ambito del Premio Arte Mondadori e nel 2017 è insignita dal Sindaco di Martigny, Anne-Laure Couchepin Vouilloz, della Medaglia della Città di Martigny. È cintura nera secondo dan di Karate Shotokan ed è laureata in Beni Culturali.

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